u

L'eredità

 

Ti lascerò gli oli,le tempere e gli acquarelli,
Gli specchi e i cristalli,gli arazzi e le certosinerie.
Ti lascerò i pizzi e i merletti,i ninnoli e i monili,
E ancora, i ricami damascati incastonati
Nei drappeggi e nei tappeti.
Ti lascerò gli intarsi e i ceselli custoditi
Nel legno e nel ferro,
Nelle maioliche,nell'oro e nell'argento.
Ti lascerò ripari per sottrarti dalle piogge,
E sorgenti per quando avrai sete. 
Perdonami,lo so che ancora è ben poca cosa,
Ti deluderei assai e povero resteresti se ti lasciassi  
In compagnia di tutto ciò.
Ma adesso aprirò il mio vero forziere...
Ti lascerò due pani,uno per te e l'altro per
Un altro che nient'altro avrebbe oltre quello.
Ti lascerò un sasso,vedrai,sarà meno pesante
Dei pesi che dovrai sollevare nella tua vita.
Ti lascerò un diario,annoterai i tuoi passi giorno per giorno,
Guai quel giorno che non avrai nulla da scrivere.
Ti lascerò una mandorla amara,sarà meno amara
Delle amarezze che ti attraverseranno,ma poi, 
Con la volontà di Dio,si dilegueranno.
Ti lascerò un disco con il sorriso di un bambino,
Ascoltalo e imitalo sempre.
Infine ti lascerò un albero... piantalo figlio mio,

Vedrai...lo crescerai come tuo figlio.

 

Ritorna al Menù delle poesie

 

Sito Realizzato e Gestito da

€uromedi@ di Gianluca Valentino © 2008

www.euromediaonline.it

Via Papa Giovanni XXIII, 41 - Belmonte Mezzagno (PA) 90031

Tel. / Fax 091.8720017 - Cell. 340-7528662 euromedi@euromediaonline.it